Mese: Giugno 2021

Con Apple la casa è sempre più intelligente

Casa sempre più smart, almeno per quanto riguarda Apple. La società della Mela ha infatti presentato alla sua conferenza annuale Worldwide Developers Conference (WWDC) una serie di nuove funzionalità destinate a chi vuole rendere la propria abitazione più evoluta e “facile”. A partire dall’apertura della porta: diventa infatti possibile sbloccare la porta d’ingresso o del garage con il proprio iPhone, a condizione che sia stata installata una serratura intelligente compatibile. Un altro aspetto interessante è che questi nuovi sviluppi coinvolgono diverse figure imprenditoriali: in questo caso, ovviamente, i principali fornitori di serrature.

Insieme è meglio

Questa scelta è un cambio di passo rispetto al passato, in quanto Apple per la sua Smart Home “preferisce incoraggiare i produttori di hardware di terze parti ad adottare la piattaforma di Apple (HomeKit) per sviluppare i loro progetti senza problemi” riporta una nota di Developer.apple.com. Questa filosofia ha effetti molto ampi anche su molte altre funzionalità: ad esempio, vengono integratate su Home Kit anche le opzioni per il controllo dei condizionatori d’aria, delle videocamere, dei sensori di movimento, di campanelli e luci. L’obiettivo è quello di posizionare iPhone e Apple Watch come controller per un’ampia varietà di funzioni domestiche, rendendoli centrali nella gestione della casa e fidelizzando così la clientela su tutta la gamma di dispositivi Apple, compresi Apple TV e HomePod.

Uno standard affinché i gadget domestici lavorino insieme

Ma non è finita qui: Apple ha anche dichiarato che sosterrà Matter, lo standard progettato per consentire ai gadget domestici intelligenti di lavorare insieme. La casa della Mela ha contribuito attivamente alla nascita di questo progetto, che coinvolge anche Amazon, Google e Samsung. con un codice HomeKit open source. L’obiettivo di Matter è quello di garantire che i dispositivi domestici intelligenti rimangano compatibili per gli anni a venire e rendere più facile lo sviluppo di nuove app. Per gli sviluppatori, il codice HomeKit funzionerà con Matter senza la necessità di apportare nessuna modifica.
“Sempre in tema casa, HomeKit potrà presto utilizzare Siri per programmare l’accensione di luci intelligenti, per esempio ogni giorno alle 8:00 e le videocamere potranno verificare quando un pacco è stato consegnato: basterà tenere sotto controllo la situazione da una Apple TV in modalità a schermo intero ed, eventualmente, accendere facilmente le luci a distanza per illuminare l’ambiente circostante” conclude Developer.apple.com. Le videocamere per la casa intelligente potranno archiviare i filmati in modo crittografato e privato su iCloud attraverso una funzionalità chiamata HomeKit Secure Video.

Oscurare o no i mi piace? Su Instagram e Facebook sarà possibile decidere

Meglio nascondere i “mi piace” oppure renderli visibili? Una scelta che ora è possibile: è questa infatti la novità introdotta da Instagram e Facebook al termine del periodo di test su Instagram. L’obiettivo del test era capire se l’opzione potesse aiutare a ridurre la pressione sentita da alcune persone nel pubblicare i propri post. Sui due social di Mark Zuckerberg sarà quindi possibile decidere se scegliere di oscurare o lasciare visibile il numero di like su un post. L’iniziativa rientra nel tentativo di filtrare i contenuti ritenuti offensivi nei messaggi diretti, e dare così agli utenti la possibilità di controllare cosa visualizzare e cosa condividere, sia su Instagram sia nella sezione Notizie di Facebook, come, ad esempio, i filtri per il feed, la gestione dei preferiti e le impostazioni relative a chi può commentare.

Una novità introdotta prima su Instagram e poi su Facebook.

Questa possibilità è arrivata prima su Instagram e in seguito verrà introdotta anche su Facebook.
“Quello che è emerso, confrontandoci con le persone e con gli esperti è che se per alcuni non vedere il numero di like era positivo ad altri la cosa non piaceva, anche perché questi parametri vengono usati dalle persone per avere un’idea dei contenuti più trendy e di successo – si legge in una nota rilasciata dalla società -. Per questo abbiamo deciso di dare a tutti la possibilità di scegliere”.

Un’opzione disattivabile prima o dopo la pubblicazione di un contenuto

Su Instagram ora si può quindi scegliere se nascondere il numero dei like su tutti i post del feed e sui propri, che si tratti di una foto, un video o un messaggio di testo. Accedendo alla nuova sezione ‘Post’ nel menu ‘Impostazioni’, è quindi possibile nascondere il conteggio dei ‘mi piace’ sui post pubblicati dagli altri, e allo stesso tempo, si può decidere se nascondere o meno il numero dei like prima di condividere un post. In ogni caso, l’opzione è attivabile o disattivabile anche dopo la pubblicazione del contenuto.

Dare maggior controllo e consapevolezza per  creare un’esperienza più positiva

In questi mesi il gruppo ha lavorato con esperti indipendenti proprio per capire “come dare maggior controllo e consapevolezza alle persone, e contribuire così a creare un’esperienza più positiva – si legge ancora nella nota – .Abbiamo pensato che fosse importante dare a tutti la possibilità di scegliere”. Al contempo il gruppo, riporta una notiza Agi, ha finanziato ricerche indipendenti sul tema dell’esperienza degli utenti nell’utilizzo di Instagram, nonché su come migliorare le policy e i prodotti. Nelle prossime settimane queste opzioni saranno attive anche su Facebook.

Il body shaming rende le ragazze insicure dell’aspetto fisico

Colpa del body shaming se le giovani donne italiane sono insicure del proprio aspetto fisico. L’85% delle donne italiane tra i 18 e i 24 anni infatti si sente insicura a causa del proprio aspetto fisico, e il 68% affida la propria autostima al giudizio degli altri. Si tratta di alcuni dati emersi dalla ricerca realizzata dall’Istituto di Ricerca Eumetra per Kérastase in merito all’autostima e la libera espressione di sé e della propria diversità. La ricerca è parte del progetto Kérastase #ManifestYourGreatness, che ha l’obiettivo di promuovere e diffondere un messaggio di inclusione e accettazione di sé, anche attraverso il sostegno dei centri antiviolenza della Fondazione Pangea.

Fiere della propria personalità, non del proprio corpo

Il 96% delle donne italiane cita almeno un elemento di soddisfazione di sé, soprattutto tra gli aspetti che caratterizzano la loro personalità, come carattere (52%), relazioni personali e sociali (53%), lavoro e istruzione (45%). Ma l’85% delle giovani tra i 18 e 24 anni si sente insicura a causa del proprio corpo, rispetto a una media nazionale che si attesta intorno al 70%. Questo perché le più giovani risultano estremamente influenzate dai canoni estetici imposti dai social media (69%), e quasi la metà di loro (42%) non si sente accettata dalla società in cui vive e affida la propria autostima al giudizio degli altri (68%). E se i social da una parte influenzano le donne italiane sui canoni di bellezza, dall’altra risultano un valido alleato per il superamento delle proprie insicurezze (85%).

Tra i motivi di discriminazione il più diffuso è l’aspetto fisico

Quanto al body shaming, è un fenomeno indiscusso: al 73% delle intervistate è capitato di assistere in maniera diretta o indiretta a episodi di discriminazione, e tra le motivazioni più diffuse torna prepotente l’aspetto fisico (57% del campione e 66% tra le giovani), seguito dall’orientamento sessuale (32% del campione). Ma cosa fare per arginare questi fenomeni? Il primo passo è partire dal nucleo familiare (54%) che dovrebbe agire con una adeguata educazione. Ma rilevante è anche la richiesta di una maggiore sensibilizzazione da parte della scuola (37% delle giovani), il luogo relegato agli ultimi posti come contesto in cui le giovani donne si sentono accettate (9%) e supportate nel superamento delle insicurezze (2%).

Donne ancora limitate nella propria accettazione

L’indagine ha restituito una fotografia delle donne ancora fortemente limitate nella propria accettazione, soprattutto le più giovani. “E ci ha confermato quanto i social – spiega Ana Mesquita, General Manager Kérastase Italia – se da un alto impongono canoni di bellezza perfetta e spesso irraggiungibile, dall’altro possono essere potenti alleati per il superamento di alcune barriere grazie alla condivisione delle proprie esperienze”.
Inoltre, riporta Adnkronos, la ricerca ha dimostrato come la scuola sia ancora un contesto dove si può fare molto di più per abbattere le barriere della diversità, combattere il body shaming e supportare le nuove generazioni nella fiducia in sé stessi.